Tra Erfurt e Berlino, un dipendente della Deutsche Bahn si dispera: "Voglio tornare a casa"

Questo viaggio è stato davvero emozionante: tappeti fradici, difficoltà respiratorie dovute al rilascio di un gas sconosciuto e poi la porta del vano di servizio aperta.
Probabilmente si potrebbero riempire pagine e pagine con storie di viaggi orribili sulla Deutsche Bahn durante questi mesi estivi. Ma questo è davvero straordinario. E a dire il vero, non avrei nemmeno dovuto prendere la Deutsche Bahn per viaggiare dalla mia vecchia città natale a Berlino.
Come sappiamo per amara esperienza, ogni cambio di treno significa rischiare di perdere la coincidenza a causa del ritardo del treno precedente. Ecco perché ora mi piace prendere il Flixtrain, perché va di continuo dalla capitale a Heidelberg e ritorno. A meno che non accada qualcosa di simile a quello che è successo domenica scorsa. E non mi riferisco ai 40 minuti di ritardo che il treno aveva già quando sono salito a sud, o alla moquette bagnata della mia carrozza, che il controllore ha spiegato essere dovuta alle estreme condizioni meteorologiche mattutine a Berlino e che emanava un odore di muffa asciugandosi.
Il viaggio si è concluso a Eisenach . Ci è stato detto che c'era un problema tecnico alla carrozza 200 e che doveva essere sganciata dal treno. Quanto tempo ci sarebbe voluto non era chiaro. Così l'intero Flixtrain è salito su un treno regionale per Erfurt , dove, ovviamente, tutti hanno dovuto rimanere in piedi, prima di prendere un treno ICE della Deutsche Bahn per Berlino. Era in ritardo di soli cinque minuti!
Il problema è stato presto risolto. Ci siamo fermati e un cordiale agente della polizia di frontiera ci ha informato personalmente tramite l'altoparlante del treno che diversi passeggeri stavano lottando con difficoltà respiratorie e che non solo la sua squadra era arrivata, ma che era atteso anche un intervento medico d'urgenza. La durata dell'operazione è sconosciuta.
Viaggiare con la Deutsche Bahn: ora anche la linea principale è chiusaMi preparai a una lunga notte, ma il gas sconosciuto fuoriuscito da una delle carrozze non sembrava avere gravi conseguenze. In ogni caso, il treno alla fine iniziò a sobbalzare. Poco dopo, però, si udirono gemiti e grida forti provenire dallo scompartimento di servizio, poiché i funzionari ferroviari avevano lasciato la porta aperta. "Cosa, ora anche la linea principale è chiusa?" urlò qualcuno. "Deviazione via Delitzsch? Vorrei tornare a casa anch'io!" gemette il capotreno. Proprio come me, pensai. Perché è facile dimenticare che anche i dipendenti delle ferrovie soffrono di ritardi cronici. Poco dopo, il capotreno fece l'annuncio appropriato, ora di nuovo completamente pragmatico. Ma sapevo com'era dentro.
Poco prima di mezzanotte siamo arrivati a Berlino-Südkreuz, con un ritardo complessivo di quasi tre ore.
Berliner-zeitung